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Aperture serali per "La Madonna di Senigallia" alla Rocca roveresca

Potrà essere ammirato anche di sera il capolavoro di Piero della Francesca dal 18 giugno al 10 luglio

Madonna di Senigallia, opera di Piero della Francesca, olio su telaPotrà essere ammirato anche di sera il capolavoro di Piero della Francesca, “La Madonna di Senigallia”, che dal 18 giugno al 10 luglio sarà esposto sull’intero piano nobile della Rocca Roveresca di Senigallia. Splendido frutto del Rinascimento, il dipinto torna nella sua città, avendolo Senigallia custodito per secoli nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie prima del trasferimento nella Galleria nazionale di Urbino.

Il grande evento espositivo intitolato "La Luce e il Mistero" prevede numerose iniziative collaterali, tra cui alcune aperture straordinarie serali. A cominciare dal giorno dell’inaugurazione, sabato 18 giugno e proseguendo venerdì 24, sabato 25, giovedì 30, venerdì 1 luglio, sabato 2, giovedì 7, venerdì 8 e sabato 9.
In tali occasioni l’ingresso sarà consentito fino alle ore 23. Negli altri giorni, la mostra sarà visitabile dalle 8.30 alle 19.30.

Le aperture serali confermano "La Luce e il Mistero" non solo come grande evento artistico e culturale di livello, ma anche come importante progetto di valorizzazione turistica di Senigallia e di promozione del territorio.

Tornata al suo antico splendore a seguito di un intervento di restauro effettuato dall’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro di Roma, “La Madonna di Senigallia” è un dipinto su legno di noce, piccolo per dimensioni ma monumentale per impatto artistico e emotivo.
Capolavoro indiscusso del Rinascimento, raffigura una Madonna stante con il divinus puer in braccio, affiancata da due angeli. La scena, estremamente composta, è ambientata in un discreto interno domestico quattrocentesco, caratterizzato in particolare da un fascio di luce che lo illumina alle spalle dei personaggi. L’atmosfera è di estremo raccoglimento. Dietro, sugli scaffali, un contenitore e una cesta: il primo dovrebbe contenere delle ostie e quindi alludere al sacrificio eucaristico; la seconda dovrebbe alludere alla purezza ed al ruolo salvifico della Madonna che accoglie nel suo grembo Gesù come la cesta accolse Mosè. L’architettura tagliata dalla luce che entra da sinistra permette a Piero della Francesca di indugiare su effetti luministici di chiaro riferimento al mondo fiammingo.

Il percorso espositivo si snoda in sette ambienti, che porteranno il visitatore ad avvicinarsi all’opera in maniera graduale, scoprendo stanza dopo stanza i protagonisti di questo evento, cioè l’artista, la committenza, i luoghi, per poi approfondire alcuni aspetti iconografici e storici dell’opera stessa. Tra luce e misteri, “viaggi indesiderati”, trafugamenti, furti, spostamenti, restauri. Solo alla fine di questo percorso, il pubblico potrà incontrare il capolavoro di Piero della Francesca. Infine, all’uscita ancora stimoli per comprendere con maggiore consapevolezza il valore e la portata di questo dipinto, contestualizzandolo. Sarà infatti possibile individuare altri “luoghi rovereschi” della città e infine visionare il video realizzato da Lorenzo Cicconi Massi che raccoglie testimonianze di personaggi autorevoli, compreso l’attuale direttore dei Musei Vaticani, Antonio Paolucci. In occasione di un’anteprima romana a gennaio, Paolucci aveva sottolineato l’importanza di questo dipinto, perché “in esso si sono incontrati e in qualche modo bilanciati il Rinascimento italiano e quello fiammingo. […] Abitualmente datata intorno al 1470, (la “Madonna di Senigallia” si colloca, ndr) in una stagione zenitale nella storia delle arti. Perché in quegli anni, con Piero della Francesca e poi con Antonello da Messina, si realizza, almeno nelle arti figurative, la vera unità culturale d’Europa. L’incontro cioè fra l’occhio fiammingo e la misura italiana, fra la poesia dei “minima” di Verità e di Natura e l’ordine razionale che governa il mondo visibile”.

L’evento “La luce e il mistero – La Madonna di Senigallia nella sua città. Il capolavoro di Piero della Francesca dopo il restauro” è organizzato e promosso dal Comune di Senigallia in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali: Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici delle Marche, Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici delle Marche, Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici e Etnoantropologici delle Marche, Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro, con il patrocinio di Senato della Repubblica, Regione Marche e Provincia di Ancona, e grazie alla collaborazione di Fiorini Industria Packaging, Banca Marche, Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi. Partner tecnico 3D allestimenti. La parte scientifica e il catalogo della mostra, che comprende diversi contributi critici tra cui quello del direttore dei Musei Vaticani Prof. Antonio Paolucci, sono curati da Gabriele Barucca (Soprintendenza di Urbino) e Marinella Bonvini Mazzanti.

Apertura: 18 giugno – 10 luglio 2011, tutti i giorni, con orario continuato dalle 8.30 alle 19.30.
Aperture serali straordinarie (ingresso consentito fino alle ore 23): 18, 24, 25, 30 giugno; 1, 2, 7, 8, 9 luglio.

Ingresso:
intero 3 euro
ridotto 1,50 euro (per età compresa tra 18 e 25 anni)
gratuito per minori di 18 e over 65 anni

Info www.madonnadisenigallia.it

da Alessandro Piccinini Comunicazione

Alessandro Piccinini
Pubblicato Mercoledì 15 giugno, 2011 
alle ore 9:53
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